Gli eventi, le opere e la storia

La storia della Diocesi di Lamezia Terme

Intervista a Monsignor Vincenzo Rimedio, memoria storica della Diocesi lametina, ancora oggi punto di riferimento per molti fedeli e credenti

Da quando Giovanni Paolo II definì la Diocesi "a misura di vescovo" di tempo ne è passato e il vescovo emerito Mons. Vincenzo Rimedio era già lì. Successore di Mons. Palatucci e con alle spalle trentun’anni di vescovato, egli rappresenta ancora oggi un punto di riferimento per l’intera comunità ecclesiale del Lametino che conta ad oggi più di 140mila cattolici. Insegnante prima di Religione nelle scuole e poi di Storia e Filosofia a Vibo Valentia al liceo ha da sempre avuto a cuore la divulgazione del pensiero cristiano ma tenendolo al passo con i tempi, inteso cioè come strumento per capire e aggregare intorno ad esso il sostrato sociale e l’intera comunità.

Il suo operato all’interno della comunità ha seguito, perciò fin dall’inizio, due importanti direttive: quella pastorale e quella culturale essendo da sempre convinto come entrambe le vie vadano di pari passo, di come la vita cattolica nasca da una profonda conoscenza culturale e viceversa, di come le importanti tematiche cristiane diventino pregnanti nella società solo se questa sa rapportarsi alla cultura in modo critico e appassionato.

Un impulso culturale importantissimo che si può sintetizzare con tre iniziative di respiro divulgativo che lasciano, ancora oggi, un segno indelebile dell’avvicinamento della Diocesi alla cultura e alla comunità del Lametino, ovvero il Premio "Paolo VI”, la pubblicazione de "I quaderni lametini” e di "Lamezia Nuova” il periodico di informazione della Diocesi di Lamezia Terme.

Un legame con il territorio importante: tre visite pastorali in tutto il comprensorio per riaffermare un legame importante tra la Chiesa e la gente, soprattutto quella più bisognosa, stando insieme ad essa nelle scuole, negli ospedali nelle industrie, per rendere ancora più tangibile la presenza della Diocesi nell’intera comunità. È questo il famoso concetto di "Chiesa in uscita” di cui Mons. Rimedio è stato precursore,una Chiesa che sa stare in mezzo agli altri, che si fa vedere, che dona la propria presenza a tutti. Venti lettere pastorali che hanno raccontato e descritto i vari momenti della Diocesi e anche le forti prese di posizione di essa contro mafia e usura.

Altrettanto importanti anche i due Congressi pastorali e l’impegno fortissimo nel Giubileo del 2000 che sembrano ancora una volta ribadire il bellissimo messaggio che Mons. Rimedio ci lascia che è allo stesso tempo toccante e carico di speranza.

Continua a sottolineare quanto la gente di Lamezia sia "di cuore, aperta e onesta” e di quanto ci tenga alla propria dignità. "Ecclesia et civitas” ci ripete, guardandoci negli occhi. E per un attimo ci sembra di ripercorrere, con la mente e il cuore, tutto quello che la vita cattolica lametina ha rappresentato per noi.

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